di Iolanda Richichi
Ultimo aggiornamento:03/09/2016 14:24:38
Il Chiostro delle Ossa ha ospitato il terzo appuntamento dedicato alla musica presso l'Ospedale di Santa Maria Nuova.
Per questo singolare evento, la Fondazione ha aperto le porte alle fisarmoniche del Cherubini di uno spazio inedito, parte importante del
percorso museale, che deve il suo nome alla
funzione cimiteriale a cui il piccolo cortile porticato fu adibito al momento della fondazione dell'Ospedale.
Nel 1656 a seguito della decisione presa dallo spedalingo
Ludovico Serristori di commissionare la costruzione della nuova corsia delle donne, il chiostro perderà tale funzione e il cimitero fu trasferito sul lato dell'ospedale che si affaccia in via degli Alfani. Dietro tale scelta, innanzitutto, motivi igienici, dato che la corsia, progettata da
Giovan Battista Pieratti, avrebbe occupato parte dell'area del chiostro. L'area sarà tuttavia bonificata solo nel XVIII secolo, a seguito della relazione redatta nel 1742 da
Antonio Cocchi, dalla quale si evinceva il sostanziale danno di inquinamento atmosferico e delle acque dell'ospedale dovuto alla concentrazione di più di quattrocento salme mal conservate.
Nel 1873 il cortile fu riconvertito in Pantheon della memoria con la realizzazione del Mausoleo funebre del conte
Angiolo Orlando Galli Tassi (1792-1863), ultimo grande storico benefattore di Santa Maria Nuova. Il Conte, morto senza eredi, decise infatti di devolvere gran parte dei suoi beni all'Ospedale.
Clicca per vederne un dettaglio.
Il lascito ammontava addirittura ad
un milione delle vecchie lire per ciascuna delle
35 strutture sanitarie all'epoca gestite da Santa Maria Nuova. E sarà proprio grazie a tale lascito che fu possibile acquisire nel XIX secolo il convento di Santa Maria degli Angeli, l'Ospedale degli Innocenti e nel primo Novecento avviare la costruzione dei primi padiglioni di Careggi.